giovedì 27 gennaio 2011

IN DIFESA DEL PATRIMONIO CULTURALE - BIBLIOTECA E MUSEI OLIVERIANI




Pesaro ha la fortuna di possedere un patrimonio artistico e culturale in grado di far invidia alle città più rinomate d'Italia, grazie alla sua storia e al suo territorio che nei secoli ha ospitato importanti civiltà e illustri personaggi.

Prestigiosi palazzi, opere d'arte, collezioni di vario tipo, rimangono sconosciuti ai più, in quanto scontano la mancanza, parziale o totale, di adeguata cura e valorizzazione.

Il Governo Berlusconi ha già dato ottimi esempi di insofferenza nei confronti della cultura, con tagli spropositati verso tale settore, e ritengo che questo non sia dovuto esclusivamente ad un periodo di contenimento di spesa pubblica, quanto al voler appiattire e omologare gli Italiani al fine di agevolare quell' ignoranza che consente ai dittatori di impadronirsi facilmente del potere.

La demonizzazione della cultura ha contribuito senz'altro allo stato di cose attuale. Ad un appiattimento generale dove c'è spazio solo per l’omologazione. La cultura a mio avviso dovrebbe essere alla base di una società evoluta. Non a discapito del sapere pratico e tecnico, semplicemente dovrebbe essere il punto di partenza. Se acquisisco senso critico, se sono abituato a pensare e a cercare di andare a fondo alle cose, tutti gli altri aspetti dell'esistenza ne trarranno vantaggio. La cultura, infatti, è sinonimo di apertura mentale. Nella nostra società importa più l’avere (e quindi il potere) che il sapere.E in quest’ottica trovano giustificazione comportamenti spregiudicati che tendono a premiare i prepotenti, gli scaltri, gli intrallazzatori

Nei miei studi universitari ho avuto la fortuna di approfondire l' Economia della Cultura, ovvero quel ramo dell'economia che studia come trasformare i beni artistici/culturali non solo in patrimonio in grado di arricchire le coscenze, ma anche di portare linfa vitale al tessuto economico della società.
Basti pensare solamente al fatto che il turista medio che si sposta alla ricerca di cultura, è tendenzialmente disposto a spendere più di un normale turista pur di soddisfare la propria sete di conoscenza; tra l'altro, importanti rilevamenti statistici hanno evidenziato che il "turista culturale" si colloca generalmente in una fascia di reddito medio/alta, quindi con una maggior propensione alla spesa.

Tutto questo dovrebbe indurre l' Amministrazione Comunale a insistere sempre più nella volorizzazione dei tesori che custodisce la città, pianificando azioni e iniziative che siano anche in grado di fungere da attrazione per migliaia di turisti, con importanti risvolti in termini di de-stagionalizzazione del settore alberghiero, che potrebbe in tal modo approfittare di consistenti presenze in periodi dell'anno normalmente caratterizzati dall'assenza di flussi turistici.

La prima iniziativa in difesa del Patrimonio Culturale di Pesaro, è stata quella di sottoporre all'attenzione dell' Europarlamentare IDV Niccolò Rinaldi la preoccuapante condizione in cui desta la Biblioteca Oliveriana di Pesaro, sede di antiche e preziose collezioni librarie e non solo.
La sede che ospita biblioteca a musei, Palazzo Almerici, sconta una situazione architettonica che, tra le altre cose, costringe i funzionari a provvedere all' utilizzo di bacinelle per contenere l'acqua che filtra dal tetto ad ogni piovuta!

Consapevoli dell' importanza che potrebbe assumere l' Ente Olivieri, e le sue strutture, io e il capogruppo Claudio Olmeda abbiamo sollecitato la visita dell' On. Rinaldi, in quanto con la sua esperienza di funzionario della Commissione Europea avrebbe saputo indicare il giusto percorso al fine di ottenere fondi dalla Comunità Europea per la tutela e la valorizzazione dei patrimoni culturali.

Sono passati nemmeno 2 mesi da quella importante visita, e ora un' esperta in progettazione per l'ottenimento di fondi europei si occuperà di questa Istituzione, con la speranza di ottenere quelle risorse in grado di porre fine al disagio strutturale e dare maggiore impulso alle iniziative culturali che da un pò di tempo a questa parte stanno facendo riscoprire i tesori dell'Oliveriana ai cittadini Pesaresi e non solo.

Pesaro, 22 gennaio 2010

Niccolò Di Bella

fonte: http://nicodibella.com/scheda.asp?idprod=66&idpadrerif=27