lunedì 31 gennaio 2011
LA RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE SULLA SOSPETTA PARENTOPOLI AL C.U.P.: UNA PRESA IN GIRO!
Pesaro, 28 gennaio 2010
Desidero esprimere tutto il mio disappunto (misto a sconcerto!) relativamente alla risposta fornita dall’Amministrazione alla mia interrogazione sul Centro Unico di Prenotazione e la sospetta “parentopoli” delle assunzioni (firmata anche dai colleghi Claudio Olmeda, IDV, e Stefano Panzieri, PD).
Le riposte fornite non hanno nulla a che vedere con i quesiti posti, e tutto ciò non fa altro che acuire i nostri presentimenti, mettendo anche in cattiva luce delle Amministrazioni che farebbero bene a chiarire quanto prima, e con la massima trasparenza, se non altro le modalità di svolgimento dell’appalto del servizio e i criteri che vi erano definiti per la selezione del personale.
Le domande che sento di porre nuovamente sono:
- Nella selezione del personale, erano necessarie delle competenze specifiche, o era più importante la conoscenza di un politico?
- Era stata fatta un’ adeguata pubblicizzazione della ricerca di personale, o la cosa rimase in sordina proprio al fine di agevolare “amici e parenti”?
- Quali requisiti erano richiesti alla ditta appaltatrice?
- Consapevoli che per motivi di tutela della privacy non è consentito fornire i nominativi degli assunti, è possibile almeno indicare le mansioni di coloro che sono alle dipendenze del Centro colmando gli spazi vuoti della griglia (VUOTA!) che ci è stata inviata?
Peraltro, ricollegandomi all'ultimo quesito, inviare ai Consiglieri Comunali un elenco di assunzioni senza nominativi, suona come una presa per i fondelli, e il sottoscritto non è certamente disposto ad accettare un tale trattamento!
Voglio solamente, per rispetto dei cittadini, che si faccia chiarezza; trattandosi di un ambito (quello della sanità pubblica) particolarmente importante soprattutto per la difesa delle fasce sociali più deboli.
Tutti noi siamo consapevoli del fatto che le responsabilità di eventuali irregolarità non siano da attribuire all’Amministrazione Comunale e al Sindaco Ceriscioli in particolare, ma ribadiamo la nostra NON SODDISFAZIONE alle risposte ricevute, e chiediamo nuovamente che il Sindaco si impegni al fine di far pervenire a noi e a tutti i cittadini le giuste risposte, a costo di far intervenire in Consiglio Comunale l’Assessore Regionale Almerino Mezzolani, il dirigente del Servizio Sanitario Regionale Carmine Ruta e i dirigenti della ditta vincitrice dell’appalto dal CUP (Cooperativa Italcappa & Co.).
Niccolò Di Bella
Fonte: http://nicodibella.com/scheda.asp?idprod=71&idpadrerif=28
venerdì 28 gennaio 2011
Pesaro, 26 gennaio 2010
Qualche giorno fa abbiamo assistito nuovamente ad un tremendo incidente avvenuto lungo quel tratto di Strada Statale Adriatica che attraversa il quartiere di Colombarone; proprio in questo tratto di strada negli anni ha contato decine e decine di incidenti, alcuni con esiti mortali.
Da qualsiasi parte si arrivi, Gabicce e ancor di più di Pesaro, la velocità degli automobilisti tende ad essere sostenuta, nonostante la presenza del limite di velocità di 50 km/h e la presenza di 2 box autovelox; questi ultimi, a parte svolgere una timida azione indimidatoria, possono fare ben altro, essendo sempre sprovvisti dell'apposita apparecchatura in grado di rilevare la velocità.
I cittadini di Colombarone hanno paura, e sono anni che sollecitano le Istituzioni a prendere provvedimenti che mettano in sicuerezza quel tratto di S.S.; hanno paura ad attraversare la strada, hanno paura che una macchina a folle velocità possa piombargli in giardino o peggio ancora dentro casa...
Grazie alla sollecitazione e al lavoro del Consigliere di Quartiere Salvatore Ventrella, anche lui giovane IDV, mi sono fatto promotore di una mozione da presentare in Consiglio Comunale affinchè Pesaro intervenga con estrema urgenza nell'implementazione di poche ma basilari azioni in grado di ridurre il rischio di incidenti.
Consapevole che il tratto di strada è di competenza ANAS, probabilmente il testo attualmente depositato verrà emendato con una richiesta di sollecitazione all'ANAS stessa; ma sono certo che il Comune di Pesaro potrà svolgere la propria azione di stimolo in tal senso, se lo riterrà necessario.
Niccolò Di Bella
Da qualsiasi parte si arrivi, Gabicce e ancor di più di Pesaro, la velocità degli automobilisti tende ad essere sostenuta, nonostante la presenza del limite di velocità di 50 km/h e la presenza di 2 box autovelox; questi ultimi, a parte svolgere una timida azione indimidatoria, possono fare ben altro, essendo sempre sprovvisti dell'apposita apparecchatura in grado di rilevare la velocità.
I cittadini di Colombarone hanno paura, e sono anni che sollecitano le Istituzioni a prendere provvedimenti che mettano in sicuerezza quel tratto di S.S.; hanno paura ad attraversare la strada, hanno paura che una macchina a folle velocità possa piombargli in giardino o peggio ancora dentro casa...
Grazie alla sollecitazione e al lavoro del Consigliere di Quartiere Salvatore Ventrella, anche lui giovane IDV, mi sono fatto promotore di una mozione da presentare in Consiglio Comunale affinchè Pesaro intervenga con estrema urgenza nell'implementazione di poche ma basilari azioni in grado di ridurre il rischio di incidenti.
Consapevole che il tratto di strada è di competenza ANAS, probabilmente il testo attualmente depositato verrà emendato con una richiesta di sollecitazione all'ANAS stessa; ma sono certo che il Comune di Pesaro potrà svolgere la propria azione di stimolo in tal senso, se lo riterrà necessario.
Niccolò Di Bella
testo integrale:
http://nicodibella.com/scheda.asp?idprod=70&idpadrerif=27
Costruire, ampliare e recuperare edifici e terreni pubblici ora è più semplice
24/01/2011
Cari amici,
vi confesso di essere molto soddisfatto per l'approvazione da parte del Consiglio regionale, della legge da me presentata che consentirà agli enti locali di disporre nel miglior modo possibile del proprio patrimonio immobiliare (nel rispetto delle verifiche necessarie).
Con questa legge i Comuni, le Province e la Regione potranno dare risposte più celeri ai cittadini. Le Marche sono la terza Regione in Italia, dopo Veneto e Piemonte, ad applicare una normativa che colma il vuoto lasciato dal legislatore statale. Questo aveva creato una mancanza di procedure che nel tempo ha portato non poche difficoltà agli enti locali e ai cittadini.
Ora, con questa normativa regionale, il Piano delle alienazioni e valorizzazione, qualora determini una nuova destinazione urbanistica o comporti ampliamenti volumetrici superiori al 10% dei volumi previsti dallo strumento urbanistico generale, è sottoposto alla verifica di conformità da parte della Provincia. Come pure qualora il Piano riguardi il patrimonio della Regione o delle Province e comporti variante allo strumento urbanistico generale è trasmesso al Comune, che può adottare la variante allo strumento urbanistico generale.
In questo modo, essendoci norme precise, si potranno attivare iter più rapidi e risultati più soddisfacenti alle esigenze di tutta la comunità. Un esempio pratico per la città di Pesaro, potrebbe essere la realizzazione di un maneggio cittadino ed un piccolo edificio (come la Casa della Musica per ospitare tutti i gruppi minori) nel terreno comunale dietro il campo scuola, a ridosso del parco Miralfiore!
Luca Acacia Scarpetti
Consigliere regionale Gruppo IDV
fonte: http://lucaacaciascarpetti.myblog.it/archive/2011/01/24/costruire-ampliare-e-recuperare-edifici-e-terreni-pubblici-o.html
Cari amici,
vi confesso di essere molto soddisfatto per l'approvazione da parte del Consiglio regionale, della legge da me presentata che consentirà agli enti locali di disporre nel miglior modo possibile del proprio patrimonio immobiliare (nel rispetto delle verifiche necessarie).
Con questa legge i Comuni, le Province e la Regione potranno dare risposte più celeri ai cittadini. Le Marche sono la terza Regione in Italia, dopo Veneto e Piemonte, ad applicare una normativa che colma il vuoto lasciato dal legislatore statale. Questo aveva creato una mancanza di procedure che nel tempo ha portato non poche difficoltà agli enti locali e ai cittadini.
Ora, con questa normativa regionale, il Piano delle alienazioni e valorizzazione, qualora determini una nuova destinazione urbanistica o comporti ampliamenti volumetrici superiori al 10% dei volumi previsti dallo strumento urbanistico generale, è sottoposto alla verifica di conformità da parte della Provincia. Come pure qualora il Piano riguardi il patrimonio della Regione o delle Province e comporti variante allo strumento urbanistico generale è trasmesso al Comune, che può adottare la variante allo strumento urbanistico generale.
In questo modo, essendoci norme precise, si potranno attivare iter più rapidi e risultati più soddisfacenti alle esigenze di tutta la comunità. Un esempio pratico per la città di Pesaro, potrebbe essere la realizzazione di un maneggio cittadino ed un piccolo edificio (come la Casa della Musica per ospitare tutti i gruppi minori) nel terreno comunale dietro il campo scuola, a ridosso del parco Miralfiore!
Luca Acacia Scarpetti
Consigliere regionale Gruppo IDV
fonte: http://lucaacaciascarpetti.myblog.it/archive/2011/01/24/costruire-ampliare-e-recuperare-edifici-e-terreni-pubblici-o.html
giovedì 27 gennaio 2011
IN DIFESA DEL PATRIMONIO CULTURALE - BIBLIOTECA E MUSEI OLIVERIANI
Pesaro ha la fortuna di possedere un patrimonio artistico e culturale in grado di far invidia alle città più rinomate d'Italia, grazie alla sua storia e al suo territorio che nei secoli ha ospitato importanti civiltà e illustri personaggi.
Prestigiosi palazzi, opere d'arte, collezioni di vario tipo, rimangono sconosciuti ai più, in quanto scontano la mancanza, parziale o totale, di adeguata cura e valorizzazione.
Il Governo Berlusconi ha già dato ottimi esempi di insofferenza nei confronti della cultura, con tagli spropositati verso tale settore, e ritengo che questo non sia dovuto esclusivamente ad un periodo di contenimento di spesa pubblica, quanto al voler appiattire e omologare gli Italiani al fine di agevolare quell' ignoranza che consente ai dittatori di impadronirsi facilmente del potere.
La demonizzazione della cultura ha contribuito senz'altro allo stato di cose attuale. Ad un appiattimento generale dove c'è spazio solo per l’omologazione. La cultura a mio avviso dovrebbe essere alla base di una società evoluta. Non a discapito del sapere pratico e tecnico, semplicemente dovrebbe essere il punto di partenza. Se acquisisco senso critico, se sono abituato a pensare e a cercare di andare a fondo alle cose, tutti gli altri aspetti dell'esistenza ne trarranno vantaggio. La cultura, infatti, è sinonimo di apertura mentale. Nella nostra società importa più l’avere (e quindi il potere) che il sapere.E in quest’ottica trovano giustificazione comportamenti spregiudicati che tendono a premiare i prepotenti, gli scaltri, gli intrallazzatori
Nei miei studi universitari ho avuto la fortuna di approfondire l' Economia della Cultura, ovvero quel ramo dell'economia che studia come trasformare i beni artistici/culturali non solo in patrimonio in grado di arricchire le coscenze, ma anche di portare linfa vitale al tessuto economico della società.
Basti pensare solamente al fatto che il turista medio che si sposta alla ricerca di cultura, è tendenzialmente disposto a spendere più di un normale turista pur di soddisfare la propria sete di conoscenza; tra l'altro, importanti rilevamenti statistici hanno evidenziato che il "turista culturale" si colloca generalmente in una fascia di reddito medio/alta, quindi con una maggior propensione alla spesa.
Tutto questo dovrebbe indurre l' Amministrazione Comunale a insistere sempre più nella volorizzazione dei tesori che custodisce la città, pianificando azioni e iniziative che siano anche in grado di fungere da attrazione per migliaia di turisti, con importanti risvolti in termini di de-stagionalizzazione del settore alberghiero, che potrebbe in tal modo approfittare di consistenti presenze in periodi dell'anno normalmente caratterizzati dall'assenza di flussi turistici.
La prima iniziativa in difesa del Patrimonio Culturale di Pesaro, è stata quella di sottoporre all'attenzione dell' Europarlamentare IDV Niccolò Rinaldi la preoccuapante condizione in cui desta la Biblioteca Oliveriana di Pesaro, sede di antiche e preziose collezioni librarie e non solo.
La sede che ospita biblioteca a musei, Palazzo Almerici, sconta una situazione architettonica che, tra le altre cose, costringe i funzionari a provvedere all' utilizzo di bacinelle per contenere l'acqua che filtra dal tetto ad ogni piovuta!
Consapevoli dell' importanza che potrebbe assumere l' Ente Olivieri, e le sue strutture, io e il capogruppo Claudio Olmeda abbiamo sollecitato la visita dell' On. Rinaldi, in quanto con la sua esperienza di funzionario della Commissione Europea avrebbe saputo indicare il giusto percorso al fine di ottenere fondi dalla Comunità Europea per la tutela e la valorizzazione dei patrimoni culturali.
Sono passati nemmeno 2 mesi da quella importante visita, e ora un' esperta in progettazione per l'ottenimento di fondi europei si occuperà di questa Istituzione, con la speranza di ottenere quelle risorse in grado di porre fine al disagio strutturale e dare maggiore impulso alle iniziative culturali che da un pò di tempo a questa parte stanno facendo riscoprire i tesori dell'Oliveriana ai cittadini Pesaresi e non solo.
Pesaro, 22 gennaio 2010
Niccolò Di Bella
fonte: http://nicodibella.com/scheda.asp?idprod=66&idpadrerif=27
mercoledì 19 gennaio 2011
Inquinamento atmosferico: serve una progettazione dei trasporti pubblici e un controllo della temperatura degli edifici
18/01/2011
Cari amici,
per l'inquinamento atmosferico servono ulteriori verifiche e una maggiore progettualità. Il Consiglio regionale nella seduta di oggi 18 gennaio ha approvato una Mozione dell'opposizione relativa alle problematiche connesse all'inquinamento da polveri sottili e per lo stanziamento di adeguate risorse ai Comuni per poter attivare gli interventi necessari. Una richiesta condivisibile, perchè il problema delle polveri sottili e dell'inquinamento atmosferico in senso più vasto è sempre più aggressivo, ma ritengo che accanto a giusti finanziamenti per consentire ai Comuni di intervenire, servano anche una politica di progettazione e maggiori controlli: per questo ho presentato un emendamento alla Mozione che è stato accolto e approvato che aggiunge alle richieste, già presentate nell'atto, quella di iniziare una progettazione gestionale dei trasporti pubblici locali volta a favorire fortemente l'uso del mezzo pubblico al fine di limitare al massimo il traffico veicolare privato e quindi la quantità di gas e di smog che viene rilasciato nella atmosfera.
Oltre a ciò ho chiesto anche di promuovere un fattivo controllo per verificare che il valore della temperatura massima negli edifici secondo quanto stabilito dalla Regione Marche, al fine di diminuire, anche in questo caso, i gas tossici nell'aria.
Servono sì finanziamenti per i Comuni che hanno problemi di inquinamento, ma serve anche e soprattutto prevenire e promuovere tutte quelle azioni che possono sin da subito ridurre il problema dell'inquinamento nei nostri territori e nelle nostre città.
A guadagnarci saranno il nostro ambiente, la nostra economia, la nostra società regionale.
Luca Acacia Scarpetti
Consigliere Regionale IDV
fonte: http://lucaacaciascarpetti.myblog.it/archive/2011/01/18/inquinamento-atmosferico-serve-una-progettazione-dei-traspor.html
lunedì 17 gennaio 2011
ESEMPIO DI COLLABORAZIONE CONCRETA TRA FORZE POLITICHE
dal sito di Niccolò Di Bella:
Il mio primo documento politico di questo nuovo anno all'attenzione del Sindaco e della Giunta Comunale, si carica di una valenza politica a mio avviso molto forte.
Si tratta di un' interrogazione per sollecitare e richiedere informazioni all'Assessore all' Urbanistica, Luca Pieri, in merito alla realizzazione di una Piazza nel quartiere di Santa Veneranda, da qualche mese a questa parte al centro dell'attenzione in quanto probabile sede del secondo casello autostradale della città di Pesaro.
Il significato al quale accennavo prima, deriva dal fatto che questa interrogazione è il frutto di una precisa richiesta giuntami dal Consigliere di Quartiere Alessandro Panaroni, aderente al partito Sinistra Ecologia e Libertà; dal momento che SEL non ha rappresentanza all'interno del Consiglio Comunale, sono grato ad Alessandro per avermi concesso l'opportunità di diventare uno "strumento utile" ad una politica corretta e propositiva nel nostro territorio, vicina e attenta alle esigenze dei cittadini in ogni suo aspetto della vita sociale, economica e culturale.
Credo che questa collaborazione rappresenti un concreto segnale di collaborazione tra forze politiche che si disocciano dalla politica del malcotume e del malaffare proposta da Berlusconi & Co; un segnale che solo la freschezza di due persone giovani poteva realizzare, lontani dalle solite logiche personalistiche.
Di seguito potete trovare il testo completo del documento, sottoscritto anche dal Capogruppo IDV Claudio Olmeda.
Pesaro, 15 gennaio 2011
OGGETTO: interrogazione su realizzazione Piazza nel quartiere Santa Veneranda
PREMESSO
Che la piazza è uno spazio aperto, prerogativa di un agglomerato urbano e simbolo urbanistico per eccellenza di ritrovo collettivo, oltre ad essere la protagonista architettonica di ogni centro abitato.
CONSIDERATO
- Che negli ultimi venti anni, nel comune di Pesaro, si è consumato un considerevole quantitativo di territorio tramite la realizzazione di grandi centri residenziali e commerciali, dimenticando, a volte, l’importanza di fornire una risposta concreta alla domanda reale di spazi sociali vivibili e funzionali;
- Che Santa Veneranda è un quartiere sempre più soggetto ai problemi relativi al traffico e al forte sviluppo urbanistico;
- Che nel rione di Santa Veneranda non esiste alcun spazio pubblico di aggregazione e socialità che promuova le relazioni interpersonali rafforzando, al contempo, il senso di appartenenza al territorio;
- Che la realizzazione di una piazza riqualificherebbe un’area in stato d’abbandono.
TUTTO CIO’ PREMSSO, SI INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE AL FINE DI SAPERE
se con riferimento alla riqualificazione urbanistica relativo al terreno, attualmente in stato d’abbandono e degrado, situato in via Bonini in prossimità del fabbricato denominato “Ex Iterby” (secondo il vigente Piano Regolatore), è intenzione procedere con la realizzazione di una piazza che, indubbiamente, donerebbe vigore alla vita sociale del rione di S.Veneranda
Fonte: http://nicodibella.com/scheda.asp?idprod=68&idpadrerif=27
mercoledì 12 gennaio 2011
Cup, la questione continua!
11/01/2011
Cari amici,
conosciamo tutti la vicenda CUP - ITALCAPPA, i disservizi forniti all'utenza con l'avvio dello sportello unico di prenotazione per prestazioni sanitarie, e il fiume di polemiche scaturite.
In pratica la Regione mise a bando un Centro Unico di Prenotazione, e la cooperativa Italcappa risultò vincitrice della gara, e quindi titolare del servizio. Il servizio partì nel 2010, ma per l'utenza fu un "disastro" logistico: code, file, disservizi, slittamenti, ecc ecc.
I consiglieri comunali IDV hanno già presentato un'interrogazione al sindaco, per sapere notizie su i rapporti politica - Italcappa.
La questione non si è conclusa. Adesso è arrivata anche un'interrogazione parlamentare sulla questione, di spessore decisamente "forte"!
Per leggere l'intero documento: http://lucaacaciascarpetti.myblog.it/archive/2011/01/11/cup-la-questione-continua.html
Cari amici,
conosciamo tutti la vicenda CUP - ITALCAPPA, i disservizi forniti all'utenza con l'avvio dello sportello unico di prenotazione per prestazioni sanitarie, e il fiume di polemiche scaturite.
In pratica la Regione mise a bando un Centro Unico di Prenotazione, e la cooperativa Italcappa risultò vincitrice della gara, e quindi titolare del servizio. Il servizio partì nel 2010, ma per l'utenza fu un "disastro" logistico: code, file, disservizi, slittamenti, ecc ecc.
I consiglieri comunali IDV hanno già presentato un'interrogazione al sindaco, per sapere notizie su i rapporti politica - Italcappa.
La questione non si è conclusa. Adesso è arrivata anche un'interrogazione parlamentare sulla questione, di spessore decisamente "forte"!
Per leggere l'intero documento: http://lucaacaciascarpetti.myblog.it/archive/2011/01/11/cup-la-questione-continua.html
I partiti non sono tutti uguali!
Crisi del lavoro, crisi dei partiti, crisi della morale! Ecco perchè i partiti non sono tutti uguali!
Buona lettura
Luca Acacia Scarpetti
consigliere regionale IDV
di Antonio Di Pietro e Maurizio Zipponi
"Ma quante crisi si nascondono dietro la crisi internazionale che da due anni mette in ginocchio centinaia di migliaia di lavoratori in tutto il mondo? Quando ne parla, quando parla dei disocccupati e dei cassintegrati, delle fabbriche chiuse, Berlusconi allarga le braccia e alza gli occhi al cielo come se la crisi fosse un diluvio che arriva all’improvviso. “Che ci volete fare? Mica si può fermare la pioggia. Sono disastri che capitano”. Non è solo una bugia, è una doppia bugia, sono due menzogne in una. La prima bugia è che la crisi sia come un disastro naturale, senza colpa di nessuno. A provocare la crisi, per avidità e miopia, sono stati i grandi poteri finanziari internazionali, quelli che alla fine se la sono scampata a differenza dei lavoratori, quelli che il disastro lo hanno provocato non lo hanno pagato per niente. Ma la seconda bugia è che tutto quello che sta succedendo nel mondo del lavoro dipenda da quella crisi internazionale. Invece dietro quel paravento ci stanno altri mille motivi: c’è la cupidigia di chi preferisce delocalizzare e per pagare un po’ di meno il lavoro non esita a rovinare migliaia di famiglie e interi paesi. C’è un governo che non sta facendo niente per fronteggiare questa situazione gravissima perché preferisce raccontare che non c’è o che se c’era adesso è passata. Berlusocni lo ha ripetuto anche ieri: nel 2011 tutto tornerà come prima della crisi. Una promessa che vale quanto quelle sui rifiuti di Napoli.
E poi, come sempre in questo paese, c’è una crisi di legalità. Se si fossero rispettate le leggi, senza il malaffare, le truffe, la bancarotta fraudolenta, i quasi 1900 lavoratori di Eutelia non starebbero da mesi senza stipendio. Costretti ad aspettare col fiato sospeso arretrati che arrivano sempre tardi e col contagocce. Privi di qualsiasi certezza per il futuro. Sono tra gli operatori a più alta qualificazione nel settore della Information Technology. Nel gennaio 2009 sono finiti nel tritacarne delle operazioni creative, fantasiose e truffaldine del cda dell’azienda, controllato dalla famiglia Landi. Prima hanno ceduto l’azienda alla Agile srl, controllata sempre da Eutelia, poi hanno passato l’intero pacchetto a un’altra società, la Omega. Rotolando da una scatola cinese all’altra, a rompersi le ossa sono stati i lavoratori dell’azienda. Nell’ottobre del 2009 gli hanno spiegato che “stante il carattere strutturale delle eccedenze di personale”, alcuni di loro sarebbero stati licenziati in tronco, senza nemmeno poter contare sulla cassa integrazione”. E non erano mica pochi quelli che dovevano essere sacrificati: erano 1192 lavoratori su un totale di 1880!
Per chiamare le cose con il loro nome, queste persone erano le vittime dei giochi di prestigio che servivano per salvare i maggiori azionisti della ex Eutelia. Noi dell’Italia dei valori siamo intervenuti subito, non solo offrendo a quei lavoratori la nostra solidarietà e il nostro massimo impegno per fargli recuperare il posto di lavoro ma anche denunciando i fatti sia alla Procura della Repubblica che alla procura antimafia. Questi signori non sono solo degli industriali che non si fanno scrupolo di calpestare le vite dei loro dipendenti. Sono anche dei truffatori e dei malfattori, e per questo volevamo che di loro si occupasse la legge. Avevamo ragione. La Procura di Arezzo ha chiesto il rinvio a giudizio per quindici persone, inclusi sei membri della famiglia Landi. La procura di Arezzo, nel luglio scorso, ha fatto arrestare otto manager per bancarotta fraudolenta. Dieci giorni fa il Tribunale di Roma ha dichiarato illegittima la cessione del ramo di Eutelia ad Agile e ha commissariato l’azienda.
La magistratura ha fatto la sua parte e il suo dovere. Adesso è il governo a doversi assumere le proprie responsabilità convocando i sei commissari di Eutelia e cercando una soluzione che non solo restituisca lavoro e salario ai lavoratori ma salvi anche un’azienda che ha una grande importanza strategica per il nostro sviluppo industriale in un settore che diventerà sempre più fondamentale. Bisogna rimettere insieme Agile ed Eutelia, non più come espediente per truffare meglio ma come punto di partenza per un vero rilancio industriale. Questo è il dovere del ministro per lo Sviluppo economico Romani per mettere fine a una vicenda vergognosa che ha umiliato non i lavoratori dell’Eutelia ma la nostra civiltà industriale".
Fonte: http://lucaacaciascarpetti.myblog.it/archive/2011/01/05/i-partiti-non-sono-tutti-uguali.html
Buona lettura
Luca Acacia Scarpetti
consigliere regionale IDV
di Antonio Di Pietro e Maurizio Zipponi
"Ma quante crisi si nascondono dietro la crisi internazionale che da due anni mette in ginocchio centinaia di migliaia di lavoratori in tutto il mondo? Quando ne parla, quando parla dei disocccupati e dei cassintegrati, delle fabbriche chiuse, Berlusconi allarga le braccia e alza gli occhi al cielo come se la crisi fosse un diluvio che arriva all’improvviso. “Che ci volete fare? Mica si può fermare la pioggia. Sono disastri che capitano”. Non è solo una bugia, è una doppia bugia, sono due menzogne in una. La prima bugia è che la crisi sia come un disastro naturale, senza colpa di nessuno. A provocare la crisi, per avidità e miopia, sono stati i grandi poteri finanziari internazionali, quelli che alla fine se la sono scampata a differenza dei lavoratori, quelli che il disastro lo hanno provocato non lo hanno pagato per niente. Ma la seconda bugia è che tutto quello che sta succedendo nel mondo del lavoro dipenda da quella crisi internazionale. Invece dietro quel paravento ci stanno altri mille motivi: c’è la cupidigia di chi preferisce delocalizzare e per pagare un po’ di meno il lavoro non esita a rovinare migliaia di famiglie e interi paesi. C’è un governo che non sta facendo niente per fronteggiare questa situazione gravissima perché preferisce raccontare che non c’è o che se c’era adesso è passata. Berlusocni lo ha ripetuto anche ieri: nel 2011 tutto tornerà come prima della crisi. Una promessa che vale quanto quelle sui rifiuti di Napoli.
E poi, come sempre in questo paese, c’è una crisi di legalità. Se si fossero rispettate le leggi, senza il malaffare, le truffe, la bancarotta fraudolenta, i quasi 1900 lavoratori di Eutelia non starebbero da mesi senza stipendio. Costretti ad aspettare col fiato sospeso arretrati che arrivano sempre tardi e col contagocce. Privi di qualsiasi certezza per il futuro. Sono tra gli operatori a più alta qualificazione nel settore della Information Technology. Nel gennaio 2009 sono finiti nel tritacarne delle operazioni creative, fantasiose e truffaldine del cda dell’azienda, controllato dalla famiglia Landi. Prima hanno ceduto l’azienda alla Agile srl, controllata sempre da Eutelia, poi hanno passato l’intero pacchetto a un’altra società, la Omega. Rotolando da una scatola cinese all’altra, a rompersi le ossa sono stati i lavoratori dell’azienda. Nell’ottobre del 2009 gli hanno spiegato che “stante il carattere strutturale delle eccedenze di personale”, alcuni di loro sarebbero stati licenziati in tronco, senza nemmeno poter contare sulla cassa integrazione”. E non erano mica pochi quelli che dovevano essere sacrificati: erano 1192 lavoratori su un totale di 1880!
Per chiamare le cose con il loro nome, queste persone erano le vittime dei giochi di prestigio che servivano per salvare i maggiori azionisti della ex Eutelia. Noi dell’Italia dei valori siamo intervenuti subito, non solo offrendo a quei lavoratori la nostra solidarietà e il nostro massimo impegno per fargli recuperare il posto di lavoro ma anche denunciando i fatti sia alla Procura della Repubblica che alla procura antimafia. Questi signori non sono solo degli industriali che non si fanno scrupolo di calpestare le vite dei loro dipendenti. Sono anche dei truffatori e dei malfattori, e per questo volevamo che di loro si occupasse la legge. Avevamo ragione. La Procura di Arezzo ha chiesto il rinvio a giudizio per quindici persone, inclusi sei membri della famiglia Landi. La procura di Arezzo, nel luglio scorso, ha fatto arrestare otto manager per bancarotta fraudolenta. Dieci giorni fa il Tribunale di Roma ha dichiarato illegittima la cessione del ramo di Eutelia ad Agile e ha commissariato l’azienda.
La magistratura ha fatto la sua parte e il suo dovere. Adesso è il governo a doversi assumere le proprie responsabilità convocando i sei commissari di Eutelia e cercando una soluzione che non solo restituisca lavoro e salario ai lavoratori ma salvi anche un’azienda che ha una grande importanza strategica per il nostro sviluppo industriale in un settore che diventerà sempre più fondamentale. Bisogna rimettere insieme Agile ed Eutelia, non più come espediente per truffare meglio ma come punto di partenza per un vero rilancio industriale. Questo è il dovere del ministro per lo Sviluppo economico Romani per mettere fine a una vicenda vergognosa che ha umiliato non i lavoratori dell’Eutelia ma la nostra civiltà industriale".
Fonte: http://lucaacaciascarpetti.myblog.it/archive/2011/01/05/i-partiti-non-sono-tutti-uguali.html
mercoledì 5 gennaio 2011
Risparmi sì, demagogia no. La posizione dell'Idv sui vitalizi
28/12/2010
Cari amici,
passate le feste natalizie, appare doveroso tornare ad approfondire il tema dei costi della politica, solo accennato prima di Natale in Consiglio regionale. IDV è favorevole a qualsiasi seria ed equa manovra legislativa volta a raggiungere concretamente e celermente ogni forma possibile di risparmio di denaro pubblico, e l'eliminazione di privilegi ingiusti.
Premesso che la materia è delicata quanto seria, ci vogliono soluzioni concrete, reali e urgenti. Il Consiglio di Stato ha già sentenziato: si possono togliere vitalizi già maturati. Quindi ci pare molto più sano proporre che la Regione Marche, comunque la più parsimoniosa sui costi della politica, da domani mattina riconoscerà a tutti i 127 consiglieri in pensione soltanto l’importo di vitalizio maturato su uno (o due mandati) a prescindere dai mandati effettivamente svolti. Ciò comporterebbe risparmiare da dopo domani da 1 a 2,2 milioni di euro/anno, “senza mettere sulla strada” nessun ex consigliere. Così facendo si eviterebbe la beffa di vedere qualche ex consigliere regionale continuare a prendere la pensione per 4 -5 mandati maturati (7/8000 € al mese), nonostante sia finito in galera per reati legati alla tangentopoli degli anni 90. Ci pare una manovra molto più equilibrata rispetto al proporre a priori "togliamo tutto a chi oggi e domani avrà voglia di lavorare seriamente".
Dire oggi che a partire dalla fine della prossima legislatura regionale non si daranno più vitalizi, (come demagogicamente e senza coerenza è stato recentemente proposto), significa iniziare a risparmiare il primo euro solo tra 10 - 15 anni.
Luca Acacia Scarpetti
fonte: http://lucaacaciascarpetti.myblog.it/archive/2010/12/28/risparmi-si-demagogia-no-la-posizione-dell-idv-sui-vitalizi.html
Cari amici,
passate le feste natalizie, appare doveroso tornare ad approfondire il tema dei costi della politica, solo accennato prima di Natale in Consiglio regionale. IDV è favorevole a qualsiasi seria ed equa manovra legislativa volta a raggiungere concretamente e celermente ogni forma possibile di risparmio di denaro pubblico, e l'eliminazione di privilegi ingiusti.
Premesso che la materia è delicata quanto seria, ci vogliono soluzioni concrete, reali e urgenti. Il Consiglio di Stato ha già sentenziato: si possono togliere vitalizi già maturati. Quindi ci pare molto più sano proporre che la Regione Marche, comunque la più parsimoniosa sui costi della politica, da domani mattina riconoscerà a tutti i 127 consiglieri in pensione soltanto l’importo di vitalizio maturato su uno (o due mandati) a prescindere dai mandati effettivamente svolti. Ciò comporterebbe risparmiare da dopo domani da 1 a 2,2 milioni di euro/anno, “senza mettere sulla strada” nessun ex consigliere. Così facendo si eviterebbe la beffa di vedere qualche ex consigliere regionale continuare a prendere la pensione per 4 -5 mandati maturati (7/8000 € al mese), nonostante sia finito in galera per reati legati alla tangentopoli degli anni 90. Ci pare una manovra molto più equilibrata rispetto al proporre a priori "togliamo tutto a chi oggi e domani avrà voglia di lavorare seriamente".
Dire oggi che a partire dalla fine della prossima legislatura regionale non si daranno più vitalizi, (come demagogicamente e senza coerenza è stato recentemente proposto), significa iniziare a risparmiare il primo euro solo tra 10 - 15 anni.
Luca Acacia Scarpetti
fonte: http://lucaacaciascarpetti.myblog.it/archive/2010/12/28/risparmi-si-demagogia-no-la-posizione-dell-idv-sui-vitalizi.html
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